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La politica del Coraggio

La politica del Coraggio
Il centro destra ha esordito dichiarando un principio: ''La scelta (del sindaco) cadrà su chi condividerà le linee guida stabilite dal tavolo e saprà aggregare la coalizione'', aprendo di fatto, la campagna elettorale del CD ed evocando la necessità, con Santini, di avere coraggio nelle scelte per una politica di crescita dei prossimi anni per Lucca.
Questa mattina, per bocca di Panchieri, autorevole voce del PD locale, viene nuovamente evocata da sinistra la necessità di scelte 'coraggiose che creino programmi di crescita e di conseguenza un sindaco o sindaca.

S'ode a destra uno squillo di tromba;
A sinistra risponde uno squillo:
D'ambo i lati calpesto rimbomba
Da cavalli e da fanti il terren.
(...)

Restando in ambito Manzoniano mi ricordo anche il suo pensiero sul coraggio “Il coraggio, uno, se non ce l’ha, mica se lo può dare”'

Facendo un piccolo esercizio dialettico e sostituendo la parola 'coraggio' con 'capacità di governare' o 'visione per il futuro' o 'onestà' o 'assenza di opportunismo e trasparenza' ci rendiamo conto come la classe politica attuale sia del tutto inadatta a governare una pur minuscola realtà come Lucca. Né, ne vediamo all'orizzonte qualche personaggio. Non diciamo uno statista. Una persona che abbia idee proprie e non sia il portavoce di interessi politici o privati più o meno confessabili.

Pancheri, che sa benissimo che il suo PD ha governato per nove lunghissimi, disastrosi ed inconcludenti anni, oggi viene fuori con discorsi di circostanza e di buoni propositi. 9 anni di tempo PER NON FARE NIENTE di tutto quello che il PD aveva annunciato in campagna elettorale, e oggi ha il coraggio di fare il sermoncino a tutti, stile chiamata generale a raccolta dei suoi, per una città città nuova, socialmente rinnovata ed ecosostenibile, senza accorgersi dell'ironia, guidata da quelle stesse persone che l'hanno portata allo stato in cui è oggi. Tralascio le classifiche nazionali sulla qualità della vita, nel frattempo precipitate, per pura carità cristiana. Il PD ha davanti a se due strade: sparire dalla politica cittadina oppure pensionare tutti i responsabili di questo disastro ad iniziare dagli assessori comunali, provinciali e regionali (nazionale non si può perché la bacchetta del comando l'ha saldamente in mano Lui) e ricominciare dai giovani cogliendoli direttamente dall'albero e non dalla cesta....

Ma se Atene piange, Sparta non ride.

L'opposizione, a questa giunta da opera buffa, si è limitata a dire quasi sempre NO, facendo quasi sempre bene. Però non ha mai avanzato un progetto articolato, una proposta urbanistica alternativa a quelle sciagurate del comune. O sulla viabilità o sul degrado - escluse le ringhiere che sembrano essere uscite da un cervello turbato - Dire NO lo si può fare anche proponendo una alternativa migliorativa a qualcosa di profondamente sbagliato. Come sta facendo con la manifattura. Ma la manifattura non può essere l'unico argomento da cavalcare in campagna. Ci vuol Coraggio, quello vero, quello del Manzoni. Ci vuole una visione urbanistica che guardi ai prossimi dieci o venti anni, ci vuole un progetto di mobilità sostenibile con parcheggi scambiatori nelle periferie con i relativi mezzi pubblici a servizio, ma sempre con un occhio a come potrà essere la viabilità fra dieci o vent'anni . Ci vuole un progetto per il recupero degli immobili comunali in stato di abbandono senza aspettare che ci sia un ente terzo privato che tolga le castagne dal fuoco a condizioni capestro; vogliamo un'altra COIMA che faccia alla città 'un'offerta che non può rifiutare...' ?

Per governare un comune come Lucca, che è più piccolo di una Municipalità romana, servono persone che sappiano cosa fanno, con le idee chiare ed un progetto magari visionario, che abbiano lavorato o diretto un'azienda di medie dimensioni (un comune in fondo è come un'azienda) o svolto un lavoro da libero professionista sempre però a stretto contatto con il mondo dell'imprenditoria conoscendone quindi le problematiche e le soluzioni e tanto buonsenso.
Le ideologie devono restare fuori dalla porta così come i candidati frutto di compromessi fra forze politiche della, più o meno, stessa area politica ma con interessi personali o di partito diversi. Solo un progetto comune è il collante per fare un buon sindaco.

C'è a Lucca un possibile candidato con queste caratteristiche? C'è molto scetticismo in giro su questo punto.

Devo ricordare che alle elezioni amministrative non si vota per un partito ma si vota una persona. E la persona deve essere quella Giusta e con Coraggio.

Nei prossimi articoli esporremo le nostre idee ed il nostro programma elettorale virtuale con le cose che dovranno esser fatte.

Noi Liberali

www.noiliberali.it


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