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La crisi più pazza del mondo

La crisi più pazza del mondo
Quella vissuta ora per ora, con cambi di scena continui, imprevisti e imprevedibili, è stata una crisi di governo che non ha precedenti non tanto e non solo per la sua durata, quanto per i comportamenti delle parti in gioco, che ci hanno esposto e ci espongono al ridicolo verso i nostri partner europei.
Anche il contegno del Presidente della Repubblica non è stato indenne da rilievi. Anzitutto per aver accettato una atipica e inedita inversione della procedura costituzionale di formazione del governo, con l'attribuzione dell'incarico di premier ad una “testa di legno”, mandatario dei contraenti del contratto di governo. Quindi per aver incaricato Carlo Cottarelli, pur sapendo che il suo governo sarebbe stato sfiduciato quasi all'unanimità (mai accaduto prima), mettendolo poi da parte quando Di Maio, per paura delle elezioni, è tornato a proporre, insieme all'alleato, il governo “Conte”.
Nell'arco di quattro giorni si è assistito: all'iniziale formazione del governo Cottarelli; all'indegna e infondata accusa di attentato alla costituzione di Meloni e Di Maio, con annesso annuncio di manifestazione anti Mattarella per guastare la festa del 2 giugno; ad un Capo dello Stato che incassa silente una irresponsabile provocazione volta ad intimidirlo e a depotenziarne le prerogative, e poi riceve chi, due giorni prima, voleva destituirlo, facendo finta di niente; ad una Meloni che tenta di entrare al governo dopo aver dato del traditore a Salvini; all'attribuzione di un secondo incarico (anche questo mai accaduto) allo stesso presidente fittizio, tornato sulla scena per ordine dei suoi mandanti; ad un Cottarelli che, gran signore, ringrazia e se ne va, dopo aver atteso in panchina che si consumassero i giochi.
Giochi che hanno disvelato l'insofferenza dei populisti verso gli organi costituzionali di garanzia, oltre al loro imbarazzante dilettantismo. Cosa accadrà quando Mattarella si rifiuterà di promulgare la prima legge priva di copertura finanziaria?

Andrea Ciandri
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